La Konica FS-1 è una fotocamera per alcuni versi bizzarra. E’ tra le prime fotocamere ad integrare un motorino d’ avanzamento per la pellicola, facendo così sparire la leva di carica e donando alla macchina una fisionomia del tutto nuova per gli standard dell’ epoca. Viene presentata nel 1979 attirando l’attenzione di tutti, soprattutto delle case produttrici concorrenti che in seguito sposarono l’idea di fondere il corpo macchina con il motorino di avanzamento. La cosa bizzarra fu l’accoppiamento, se il corpo macchina crebbe nelle dimensioni, si ridussero quelle dell’ obiettivo. La FS-1 era venduta assieme al Hexanon 40mm f1,8 meglio noto come Pancake. Mio padre in tempi lontani usò il Pancake della Nikon, il 50mm f1,8, e benché ne parlasse sempre con grandissimo entusiasmo rimase sempre un fiero sostenitore della maggior veridicità dei colori raggiunti con Hexanon. L’ occasione su Ebay fu ghiotta, e la Konica FS-1 con Pancake a €23,00 comprese le spese di spedizione, non poteva essere ignorata. La FS-1 funziona con 4 batterie a stilo di tipo AA e la prima cosa che si nota è che la macchina funziona solo a priorità di tempo oppure in manuale, e preferendo la priorità di diaframmi il mio fu un “adattamento”. Infondo basta solo mettere il diaframma che si desidera e poi pescare il tempo giusto in manuale. Il mirino è luminoso, la messa a fuoco precisa ed i materiali di costruzione invece, sono qualitativamente inferiori alle concorrenti del epoca, molta plastica, di metallo solo il fondello. Un esempio calzante di eccellenza nel genere può essere rappresentato dalla Pentax ME Super molto più robusta e molto più rifinita della Konica FS-1. D’altronde di lì a poco tutti abbandonarono l’uso del metallo in favore della più leggera, più modellabile e soprattutto più economica plastica, un esempio su tutti la Canon T50. La Konica era una piccola casa che puntava molto sul elettronica e sulla qualità delle ottiche, ma il confronto con Canon, Nikon, Pentax era impari, la Konica come la Miranda fa parte di quei produttori figli di un dio minore, ma non per questo meno importanti di altri. Il Pancake, Hexanon 40mm f1,8 è l’esempio straordinario di come una cosa così piccola possa produrre un effetto così grande. Se vi dicessero che a questa lente gli manca solo la scritta Nikon oppure Zeiss pensereste che a quella persona manchi qualche rotella, ma io gli concederei il beneficio del dubbio. Se lo trovate a prezzo di saldo provatelo, male che vada lo userete come ferma carte sulla vostra scrivania, ma vedrete che non sarà quella la sua fine.
In un caldo pomeriggio di fine estate ho caricato La FS-1 con un rullino di diapo, scattando tutte le 36 foto una dietro l’altra. Il motore non è velocissimo ma diciamo solo che ci risparmierà il callo al pollice. Il rumore è sgraziato, in compenso il Pancake è ripieno di tanta grazia, gli scatti a tutta apertura sono più che piacevoli, chiudendo i diaframmi si rimarrà stupiti dalla incisione che può raggiungere questa lente, mentre i colori sono carichi ma reali. Tutto sommato la FS-1 legge bene la luce esponendo molto bene la pellicola.
In conclusione, come diceva il celebre Giobbe Covatta, basta poco che ce vò. Se volte divertirvi spendendo poco, pochissimo, date un occhiata alle Konica, non snobbatele, meritano tutte le nostre attenzioni e tutte le nostre pellicole.
RESA: 9
FEELING: 8
UTILIZZO:7
GLOBALE:7
GIUDIZIO FINALE: 31/40
Ps.
Le stampe non rendono giustizia alla lente e alle diapo prodotte.